Durante la quarta e ultima serata di Elba Book Festival, si è conclusa anche la seconda edizione del Premio Demetra, riconoscimento dedicato ai libri sui temi ambientali che sono stati pubblicati da editori indipendenti.
«Questa edizione dimostra la vivacità del settore editoriale dedicato alla letteratura ambientale, tanto che il numero di case editrici partecipanti è aumentato del 60% rispetto al 2021. È stato un successo – ha affermato Carlo Montalbetti, direttore generale del consorzio nazionale Comieco – il Premio Demetra è nato con l’intento di valorizzare il lavoro di comprensione e divulgazione di problemi sempre più stringenti, dando maggiore visibilità all’impatto dei nostri piccoli gesti quotidiani sull’ecosistema del quale siamo ospiti spesso irresponsabili, come la raccolta differenziata e il riciclo di carta e cartone». Sessantuno sono state le opere in concorso, proposte da quaranta case editrici che hanno avuto il coraggio di prendere in esame argomenti di stretta attualità come l’economia circolare e l’educazione ambientale: si tratta di approfondimenti che possono incidere positivamente nelle azioni quotidiane delle persone e nell’ottica di una sostenibilità accessibile. E, non a caso, il 40% degli italiani ritiene che i libri siano un valido strumento per indirizzare abitudini e comportamenti verso l’attenzione all’ambiente. È proprio questo il principio ispiratore del premio, ideato da Comieco e dal festival elbano, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana ed è stato organizzato con il sostegno di Seda International Packaging, ESA Ambiente, Unicoop Tirreno, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Comune di Rio.
«Sono onorato di presiedere la giuria del ‘Premio Demetra’ a Elba Book, manifestazione arrivata all’ottava edizione – ha aggiunto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – Il premio assume un’importanza particolare perché non ci può essere transizione verde senza la mobilitazione delle migliori energie anche nel mondo della cultura. E questo è il primo riconoscimento italiano dedicato alla letteratura ambientale e che promuove la saggistica “green”; com’è scritto nel Manifesto di Assisi, affrontare con determinazione la crisi climatica non è solo necessario, ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo. Così torneremo ad essere capaci di futuro». Durante la cerimonia di chiusura, la giuria (presieduta da Realacci e composta da Duccio Bianchi, responsabile scientifico, Ilaria Catastini, consulente di Albeggi Edizioni, Giorgio Rizzoni di Elba Book e Cosimo Lorenzo Pancini, Lucca Comics&Games), ha premiato:
Per la saggistica, Gianni Silvestrini con Che cos’è l’energia rinnovabile oggi (Edizioni Ambiente, 2022). Dalla sua lunga e pionieristica esperienza di ricercatore e attivista delle fonti rinnovabili, Silvestrini sintetizza con agilità, intelligenza ed entusiasmo il difficile, ma fattibile, percorso verso un futuro energetico de-carbonizzato e senza fonti fossili. Lo studioso, anche con il contributo di importanti collaboratori, ci racconta cos’è e come va fatta la transizione energetica, ci mostra le nuove opportunità tecnologiche, illumina i grandi benefici economici, sfata alcuni triti luoghi comuni e ne mette anche in luce i colli di bottiglia e le criticità. Un volume prezioso per evitare i danni più gravi dal cambiamento climatico ma, anche, per essere liberi energeticamente e politicamente.
Per la narrativa, Arjuna Cecchetti con Non pensarci due volte (Dalia, 2021). Nel romanzo vincitore, la fuga di un’adolescente ribelle e problematica dal borgo da cui si sente rifiutata diventa, ben presto, un viaggio dentro la natura inaspettatamente selvaggia dell’Appenino. La vicenda, seguendo il percorso della protagonista, si sviluppa a cavallo tra zone antropizzate e ambienti naturali dell’Italia centrale, che si alternano nella narrazione senza soluzione di continuità. Ne esce una rappresentazione quanto mai efficace e lontana da stereotipi di una parte del nostro Paese in cui il rapporto tra gli abitanti e il territorio, per come si è sviluppato storicamente, si snoda all’insegna di una convivenza tutt’altro che facile ma possibile, che l’autore implicitamente indica come modello da salvaguardare per il futuro.
Per la graphic novel, Matteo De Longis con The Prism (Bao, 2021), il quale è riuscito nell’impresa di unire la tutela ambientale ai generi della Space-Opera e della Pop Music. L’inquinamento ha il nome di un classico dei Deep Purple, e sarà la musica a salvare il mondo in questa trascinante Rock-opera sorretta da uno stile di disegno impeccabile e da un potente lavoro sul ritmo cromatico delle scene. Il viscerale, sincero amore per gli universi di riferimento – dagli anime, alla musica, alla ricerca scientifica – che permea ogni pagina di questa storia a fumetti, l’ha distinta dalle altre in concorso.
Inoltre la giuria ha conferito un premio speciale a Roberto Della Seta, autore di Ecologista a chi? (Salerno, 2021), in concorso nella sezione saggistica: l’inarrestabilità del cambiamento climatico ha posto il pensiero ecologista al centro della scena politica, sociale e industriale. Della Seta, che è stato uno dei protagonisti dell’ambientalismo politico in Italia, ripercorre in questo libro le “doppiezze” e le contraddizioni dell’ecologismo – nel pensiero alto e nella pratica quotidiana – e sollecita una evoluzione del pensiero ecologista, una trasformazione che senza perdere di radicalità sappia governare la grande transizione. L’obiettivo è che nessuno veda come una offesa l’epiteto di ecologista. Il premio consiste in un’opera dell’artista Paolo La Motta.
Nell’ambito della categoria narrativa e libri per ragazzi, una menzione è stata assegnata a Enrico Previato e Elena Marengoni per Il piccolo acero di carta, edito da Calboni. La prosa di Previato e le illustrazioni di Marengoni narrano poeticamente, ai bambini di ogni età, i valori della natura, del riciclo e di come la forza della creatività possa trasformare la sconfitta in un sogno da trasformare in realtà.