Illustrate da Fabian Negrin per Donzelli
Scheda “Infanzia” di Matteo Galli dal numero di aprile 2016
Jacob e Wilhelm Grimm
TUTTE LE FIABE
ed. orig. 1812-1815, a cura di Camilla Miglio, con 24 tavole di Fabian Negrin
pp. XXXV-667, € 35
Donzelli, Roma 2015
Soltanto nel 2015 sono usciti (novità o ristampe) in Italia almeno una ventina di titoli dei fratelli Grimm. Quasi tutte le principali case editrici hanno da tempo la loro edizione tascabile, più o meno completa, dei Kinder- und Hausmärchen, alla lettera Fiabe di bambini e del focolare, nella più parte dei casi semplicemente Fiabe. Per tacere delle decine di antologie uscite presso gli editori più disparati, specializzati in letteratura per l’infanzia, in volumi ampiamente illustrati. Ciò che tutte queste edizioni hanno in comune, è che si basano sull’ultima edizione, la settima, quella del 1857; due anni dopo, del resto, il più giovane dei due fratelli Wilhelm moriva a 73 anni, mentre il fratello Jacob gli sarebbe sopravvissuto ancora per quattro anni. Ma a raccogliere e pubblicare fiabe i due fratelli di Hanau avevano cominciato quasi cinquant’anni prima, quando quella che molto tempo dopo si sarebbe chiamata la Germania era un paese occupato (dalle truppe napoleoniche) e raccogliere fiabe significava, in primo luogo, provare a costituire il fondamento di una potenziale Kulturnation. La prima edizione del primo volume (86 pezzi) risale al 1812, la prima edizione del secondo volume (70 pezzi) esce tre anni dopo, nel 1815. Dopodiché – malgrado il sostanziale insuccesso di quella prima volta – i fratelli avevano pubblicato a intervalli regolari nuove edizioni con un inesausto lavoro di revisione (pure alla luce delle critiche, anche feroci, che venivano mosse loro) e implementazione di testi vecchi e nuovi, entrando, almeno a partire dall’edizione antologica del 1825 a tutti gli effetti nel canone della letteratura non solo nazionale e non solo dell’infanzia ma anche di quella internazionale, della letteratura europea tout court.
In Germania quella primissima edizione era stata ripubblicata, sulla base del manoscritto conservato al Grimm-Museum di Kassel già trent’anni fa, nel 1986, a cura di Heinz Rölleke, forse il massimo esperto delle fiabe dei Grimm in area tedesca. Poi è stata la volta dell’edizione in lingua inglese, curata dal germanista americano Jack Zipes nel 2014. E, a distanza di un anno esatto, arriva, con straordinario tempismo l’edizione italiana, tradotta – con notevole gusto e straordinaria semplicità – nonché curata da Camilla Miglio per i tipi di Donzelli, la casa editrice non per l’infanzia che dà più spazio in assoluto al genere fiaba. Sempre per Donzelli, nel 2012, Zipes e Miglio, in realtà, avevano già dato vita a una importante anticipazione dell’attuale volume (Principessa Pel di Topo e altre 41 fiabe da scoprire) che conteneva le fiabe escluse dalle edizioni successive ovvero pesantemente rimaneggiate. A dare ancor più rilievo e prestigio a quel volume pilota, già allora, si erano aggiunte alla traduttrice e al curatore, anche le splendide illustrazioni dell’artista d’origine argentina Fabian Negrin. E anche per questo volume Negrin ha prodotto ben ventiquattro coloratissime e originalissime illustrazioni di queste fiabe che, in realtà, non solo per colpa di Disney, sembrerebbero aver esaurito ogni potenzialità iconica. E invece Negrin riesce a inventare, per esempio, una Raperonzolo jeune fille en fleur con tanto di seno nudo o i nani di Biancaneve straziati dalla morte della fanciulla, un po’ Bruegel e un po’ Mangiatori di patate di Van Gogh. Per tutti