Elba Book 2021, il ritorno dei libri in presenza

articolo a cura della redazione dell’Indice

Si apre domani, a Rio nell’Elba, la settima edizione di Elba Book, festival dedicato all’editoria indipendente che quest’anno ha scelto “fatica” come parola chiave di un programma pensato per raccogliere gli spunti positivi e negativi del profondo cambiamento della pratica culturale a cui abbiamo assistito nei mesi dell’emergenza sanitaria e manifestare l’importanza per una comunità di condividere i libri collettivamente. Come spiega il direttore artistico Marco Belli, «la fatica è parte della condizione umana e non significa farsi sopraffare da essa, bensì imparare a gestirla. (…) Interpretare i cambiamenti di una società complessa è faticoso, studiare è faticoso, non uniformarsi al pensiero unico è faticoso come costruire la propria personalità.  (…) Progettare a lungo termine è faticosissimo e porta poco consenso, ecco perché spesso i governi non lo fanno. La politica, la scuola, i media negli ultimi decenni hanno sistematicamente semplificato i propri contenuti a scapito di una formazione faticosa di cittadini dal pensiero complesso, critico e impegnato».

Nelle due giornate di incontri, si parlerà del nuovo mercato del libro da punti di vista diversi, dalla distribuzione all’istituzione che promuove la lettura, dai social media all’editore sino agli occhi del lettore. E si cercherà di rispondere a una serie di domande: il mercato dell’editoria, le attività culturali, le biblioteche hanno tratto giovamento delle nuove forme di comunicazione che si sono imposte durante la pandemia? Qual è il futuro del libro? Continuerà a essere in affanno o il digitale riuscirà a infondere nuova linfa per avvicinare i più giovani alla lettura?

UN PROGRAMMA SOSTENIBILE

Martedì 20 il festival verrà inaugurato, alle ore 18.30 in piazza Matteotti di Rio  nell’Elba, con la cerimonia del Premio “Lorenzo Claris Appiani”, nato sei anni fa in sinergia con l’Università per Stranieri di Siena per celebrare la memoria del giovane avvocato ucciso nel tribunale di Milano e con l’intento di dare luce alle figure quasi invisibili dei traduttori, attori insostituibili e necessari nel delicato processo di mediazione culturale. Ad essere premiata, quest’anno, sarà Raffaella Scardi per la traduzione dall’ebraico di Bugiarda (Giuntina) della scrittrice Ayelet Gundar Goshen. La traduttrice presenterà il romanzo insieme alla docente Anna Linda Callow e a Ilide Carmignani, madrina del concorso, che spiega:  «La traduzione è da sempre un paradigma di accoglienza, perché non assimila lo straniero cancellando ogni sua caratteristica estranea, né si arrende servilmente all’altro fino a perdere la propria identità. La traduzione è un incontro che preserva e arricchisce entrambi, offrendo in questi tempi di migrazioni e nuove convivenze un modello di valore non solo linguistico e letterario, ma etico, sociale e politico; un esempio di come si possano superare i confini e sfumare le separazioni tra noi e loro, tra dentro e fuori, tra chi è incluso e chi è escluso».

Alle 22, sempre in Piazza Matteotti, si entrerà nel vivo della due giorni con la tavola rotonda “L’affanno della carta? I cambiamenti del mercato e della comunicazione del libro dopo la pandemia”. Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il Libro e la Lettura del Mibact, Marco Zapparoli, neo presidente di Adei, Oliviero Ponte di Pino, responsabile del programma di Bookcity, Enrico Quaglia, ideatore del portale “Libri d’Asporto” e il blogger Manuel Figliolini, si confronteranno sulla situazione del mercato editoriale moderati da Eleonora Carta.

«Una sfida indispensabile per l’intera filiera libraria – spiega Sinibaldi – è quella della sostenibilità. Penso in particolare alla realtà rigogliosa di festival come Elba Book, la cui forza e diffusione ha innovato la percezione pubblica del libro e della lettura. Bisogna già immaginare modalità di collaborazione che sostituiscano le competizioni e le sovrapposizioni del passato, senza pregiudicarne in alcun modo la straordinaria diffusione territoriale. Ma mettendo al centro valori come sostenibilità (appunto), compatibilità, utilità e responsabilità».

Mercoledì 21, invece, protagonista della giornata sarà il Premio Demetra, nato per promuovere la saggistica “green” italiana e organizzato da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, ed Elba Book Festival, con il sostegno di ESA Ambiente, Unicoop Tirreno e il patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

Tra le 38 opere candidate, la giuria del premio – composta da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Sabrina Giannini, giornalista e scrittrice, Duccio Bianchi, responsabile scientifico, dall’editrice Ilaria Castastini e da Giorgio Rizzoni della direzione del festival – ha individuato sei finalisti: Emanuele Bompan con Che cos’è l’economia circolare (Edizioni Ambiente); Federico Brocchieri con I negoziati sul clima. Storia, dinamiche e futuro degli accordi sul cambiamento climatico (Edizioni Ambiente); Federico M. Butera con Affrontare la complessità. Per governare la transizione ecologica (Edizioni Ambiente); Antonio Massarutto con Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (Il Mulino); Telmo Pievani con Viaggio nell’antropocene (Aboca); Fausta Speranza con Il senso della sete (Infinito edizioni).

Il vincitore sarà proclamato nel corso della cerimonia di premiazione, che avrà inizio alle ore 18 con un dialogo tra i finalisti e i giurati. Dopo l’intermezzo musicale del violoncellista Gabriele Ferdeghini, alle 22, la serata si concluderà con il dibattito “Un cambiamento faticoso? Quali prospettive per l’ambiente”, ancora insieme a Ermete Realacci, Ilaria Catastini, Umberto Mazzantini, Responsabile Mare di Legambiente Toscana e Carlo Montalbetti, moderati da Stefano Lamorgese della redazione di Report.

All’imbrunire il borgo di Rio, che sovrasta il golfo di Piombino dal monte Capannello, si popolerà di “Libri in presenza”: per far fronte comune alla crisi pandemica, gli organizzatori del festival hanno pensato di coinvolgere tutte le librerie elbane indipendenti, invitandole con i rispettivi stand in piazza del Popolo: La Stregata, Mardilibri, Rigola e La Tana dei Sogni. Sono una ventina le case editrici che hanno aderito con convinzione, tra cui il Mulino, Ediciclo, Exorma, e Codice.

Per informazioni e per il programma nel dettaglio: www.elbabookfestival.com