di Maria Giulia Brizio, Augusta Giovannoli, Andrea Falcone, Concetta Aprigliano e Valentina Bonavoglia
In trentasei anni di vita il Salone del libro, grazie alla collaborazione con case editrici, istituzioni culturali e ministeri, ha realizzato un gran numero di attività per avvicinare i più giovani alla lettura; progetti che si sviluppano sull’arco dell’intero anno scolastico e su tutto il territorio nazionale.
Tra questi il più longevo è Adotta uno scrittore, che da ventidue anni porta gli autori nelle scuole (anche quelle delle carceri e degli ospedali) con una formula originale che attraverso la costruzione di una relazione tra l’autore adottato e la sua classe adottiva mette i libri e le storie al centro di uno scambio intimo, libero e informale. Adotta uno scrittore quest’anno ha previsto quaranta adozioni in otto diverse regioni d’Italia; tutti gli studenti della classe adottiva hanno ricevuto una copia del libro dell’autore o dell’autrice adottato/a e si sono preparati così a incontrarlo/a. Lo hanno fatto tre volte a scuola e una al Salone, creando un vero e proprio percorso di conoscenza e dialogo.
L’iniziativa più recente, invece, è Un libro tante scuole, un progetto di lettura condivisa che mette in relazione oltre settemila studenti tra loro e con un grande romanzo (quest’anno Cime tempestose di Emily Bronte).
Ai progetti che si svolgono durante l’anno si affiancano, naturalmente, i quasi trecento appuntamenti per le scuole. Eppure a questa sostanziosa proposta mancava qualcosa, soprattutto in termini di coinvolgimento progettuale. Quindi, all’elenco delle collaborazioni si sono aggiunte reti di scuole, gruppi di lettura, associazioni e realtà giovanili: di questi parlano più in dettaglio Giovannoli, Falcone, Aprigliano e Bonavoglia.
Durante tutto l’anno tantissimi giovani hanno a disposizione momenti di formazione con professionisti e di confronto con il gruppo di lavoro del Salone. L’obiettivo è quello di offrire loro un ruolo all’interno di un grande evento culturale insieme all’opportunità di portare in questo contesto i loro interessi, le loro domande, la loro voce.
Questi giovani partecipano poi in prima persona, attivamente, al Salone: i ragazzi di Lavorare con i libri sono dedicati all’accoglienza e al supporto della gestione delle sale, i giovani dei gruppi lettura stanno sul palco con gli autori, i giornalisti in erba del Bookblog vanno all’inseguimento di qualche scrittore armati di microfono e blocchetto per gli appunti, i ragazzi e le ragazze della Biblioteca delle passioni condividono i loro consigli di lettura.
Guardateli con simpatia e ascoltateli con attenzione, sono la parte migliore del Salone.
Maria Giulia Brizio
(Responsabile del Settore Scuola e Ragazzi del Salone del Libro di Torino)
Bookblog, la redazione dei giovani al Salone
“Una redazione, reale e virtuale, vietata ai maggiori di 18 anni”: questa espressione è forse quella che meglio riassume il progetto Bookblog, nato nel 2010.
Il progetto coinvolge scuole di tutta Italia offrendo loro formazione (fin da gennaio) e poi invitando al Salone circa cento studenti dai dodici ai diciotto anni; e poi ancora, nei mesi successivi, accompagnando questi studenti a proseguire il loro percorso come reporter in altri festival: Portici di Carta, Internazionale a Ferrara, Pordenonelegge e Dedica Pordenone. L’entusiasmo che l’iniziativa genera è testimoniato dal fatto che molti, dopo la prima esperienza, si offrono volontari per restare, con record di presenza che durano da oltre dieci anni.
Già nel 2011 il progetto si arricchisce di un’importante collaborazione con La Stampa: ogni mattina, prima dell’apertura, le scuole partecipano a una riunione di redazione con alcune delle migliori firme del quotidiano torinese. Un’opportunità di formazione ma anche un momento operativo in cui si scelgono i pezzi destinati alla versione cartacea del giornale, nella Cronaca di Torino.
Molti dei progetti dell’Ufficio Scuola vengono seguiti anche dai giovani cronisti di Bookblog: le classi selezionate per Adotta uno scrittore (e gli autori e autrici adottate, unici maggiorenni ammessi) raccontano sul blog la loro esperienza; le scuole che partecipano a Un libro tante scuole parlano di cosa gli ha lasciato la lettura dell’opera scelta ogni anno. Per Una giornata da Schiappa le scuole sdrammatizzano in vignette, in perfetto stile Jeff Kinney, le disavventure scolastiche prima di incontrare proprio Kinney al Salone, mentre nella sezione Oltre la notizia raccolgono le loro riflessioni su giornalismo, abitudini informative e fonti.
Insomma: Bookblog è uno strumento utile a rilevare la temperatura, l’atmosfera e il gradimento del Bookstock Village da parte dei giovani protagonisti che lo animano, dando loro voce e, al tempo stesso, ascolto.
Augusta (Popi) Giovannoli
(Referente progetto Bookblog)
I gruppi di lettura del #SalTo24
Il più giovane ha compiuto da poco undici anni e ha trovato il suo primo gruppo lettura nella scuola che frequenta; la più grande ha superato l’esame di maturità da diversi anni e oggi frequenta un gruppo di lettura online. Tra questi due estremi biografici ci sono tutte le esperienze che danno vita al progetto dei gruppi di lettura di questa edizione del Salone: sedici gruppi provenienti da otto regioni diverse, ovvero circa quattrocento giovani con l’abitudine di ritrovarsi almeno una volta al mese, in una biblioteca oppure online, per discutere dei libri letti.
Dal 9 al 13 maggio questi ragazzi e ragazze raggiungeranno il Salone insieme a insegnanti, bibliotecari o genitori, per parlare con autrici e autori di tutto il mondo: nuove maestre e maestri come Marie-Aude Murail, Maurizio Maggiani e Dacia Maraini, ma anche nuove voci del presente come Nogaye Ndiaye, Benedetta Bonfiglioli e Dario Levantino.
Ai gruppi che hanno risposto a una call nazionale si aggiungono le ragazze e i ragazzi che il Salone segue più da vicino: il gruppo di lettura del bookstock “I rifLettori”, nato l’anno scorso e attivo durante tutto l’anno, e i partecipanti al progetto “Mi prendo il mondo”, progetto rivolto ai giovani di Parma (in collaborazione con il Comune di Parma e tanti partner di quel territorio).
In questi ultimi anni, tra progetti di partecipazione, attivismo, community web e challenge su Tik Tok, le nuove generazioni ci hanno mostrato quanto siano brave a fare rete. E la lettura, fortunatamente, non è stata lasciata indietro, ma è diventata, al pari di tante altre passioni civili, una ragione per legami profondi e progetti duraturi. Questo è quello che vedremo grazie ai gruppi di lettura nei giorni di “Vita immaginaria”: un modo di far cultura aperto e inclusivo, a cui possiamo prender parte tutte e tutti, insieme, alla pari.
Andrea Falcone
(Referente del progetto gruppi lettura)
Lavorare con i libri
“Lavorare con i libri” è il percorso che da diversi anni unisce il settore Scuole del Salone alla Rete delle biblioteche scolastiche del Piemonte, TorinoReteLibri Piemonte, con l’obiettivo di offrire a un gruppo di ragazzi e ragazze (quasi 170 studenti) la possibilità di vivere l’esperienza del Salone da operatori professionali e non solo da fruitori.
Il percorso viene strutturato fin dall’autunno, quando si richiede alle scuole superiori della rete una manifestazione di interesse per il progetto. Ogni istituto seleziona un gruppo di cinque o sei studenti che da marzo vengono inseriti in un percorso di formazione volto a farli familiarizzare con la filiera del libro, con l’organizzazione del Salone, con i mestieri del mondo dell’editoria. Alla fine di questi incontri i ragazzi passano al sopralluogo degli spazi del Salone, sopralluogo che avviene il pomeriggio precedente all’apertura: vedono gli stand e le sale in costruzione, ricevono il badge e la maglietta dello staff. Nei successivi cinque giorni i ragazzi vivono e respirano il Salone da protagonisti, ciascuno nel ruolo che ha scelto insieme agli insegnanti referenti, che li hanno accompagnati e che gli si affiancano anche nei giorni della fiera, e ai responsabili del settore scuola che lavorano con loro. I ragazzi, infatti, suddivisi in due turni, affiancano gli operatori e i volontari nella zona del Bookstock village, dove si svolge la maggior parte dei laboratori e degli eventi dedicati a bambini e ragazzi: gestiscono i flussi di visitatori nell’Arena Bookstock, raccolgono le firme degli insegnanti negli incontri di formazione a loro dedicati, guidano i bambini impegnati nei laboratori di lettura e di gioco.
Il lunedì sera, quando il Salone chiude, i ragazzi hanno familiarizzato tra loro, con lo staff, con gli espositori; e non pochi chiedono di ripetere l’esperienza.
Concetta Aprigliano
(Referente del progetto per TorinoReteLibri Piemonte)
La biblioteca delle passioni
Il Salone dalla scorsa edizione ha creato un luogo fisico di scambio e confronto all’interno della fiera, che accoglie ragazzi e ragazze con i loro temi, proposte e riflessioni: la Biblioteca delle passioni. Questo nuovo spazio è costruito grazie all’impegno di vari gruppi di lettura di giovani, che durante tutto l’anno leggono e discutono tra loro confrontandosi con il Salone, e selezionando un titolo dopo l’altro creano bibliografie tematiche uniche che vengono portate poi nella Biblioteca.
In questa edizione, la Biblioteca sarà animata da gruppi legati tra loro dalla volontà di portare dubbi e riflessioni sui temi più importanti del presente all’attenzione di lettori e lettrici, con cui dialogheranno durante tutte le giornate della fiera: il gruppo Tutto Annodato, che porta una bibliografia sul disagio psicologico nata in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Piemonte; TorinoReteLibri Piemonte e in particolare il gruppo “Infuturarsi”, con titoli che indagano il rapporto con la tecnologia; i riFlettori, che si sono concentrati sulle tematiche legate ai viaggi in tutte le loro forme; il gruppo “Mi prendo il mondo”, di Parma, che ha l’obiettivo di colmare il divario intergenerazionale; il tavolo delle Ragazze, con riflessioni transfemministe; e Fridays For Future, che collabora con Il Salone già da tre anni e ha creato una bibliografia ricchissima di saggi e romanzi che affrontano il tema della crisi climatica.
La Biblioteca è un luogo in cui ragazzi e ragazze coltivano e condividono strumenti per affrontare il presente in modo rivoluzionario, di dialogo costante e apertura: fateci un salto.
Valentina Bonavoglia
(Attivista dei Fridays For Future)