Il Mignolo: uscite natalizie

Babbi Natali crescono

di Giorgia Mastroianni

Esiste qualcosa di ancora non detto sul periodo dell’anno più atteso da grandi e piccoli? Eppure ogni anno arrivano storie che hanno per protagonisti Babbi Natale, elfi, abeti che riescono a incantarci e stupirci. Un ottimo esempio è quella firmata dal magnetico Mac Barnett, Il primo Natale di Babbo Natale, con le splendide illustrazioni di Sydney Smith, edito da Terre di Mezzo (traduzione di Sara Ragusa). Fin dalla prima pagina scopriamo che un tempo Babbo Natale non festeggiava il Natale. Dopo aver costruito per tutto l’anno i giocattoli, una volta consegnati tornava a casa, andava a dormire e il giorno dopo ricominciava una nuova giornata di lavoro. Saranno gli elfi e un orso a decidere di regalare all’indiscusso protagonista del giorno di festa un Natale che non dimenticherà. Le immagini sono ammalianti e a tratti tengono da sole la scena, accompagnando un Babbo Natale perplesso fino all’inevitabile decisione “Dovremmo farlo proprio tutti gli anni”. Dopo il divertentissimo Come fa Babbo Natale a passare dal camino, Barnett ci dona un nuovo albo da conservare e rileggere ogni anno.

Un’altra pepita natalizia ci arriva da Arka edizioni e porta la firma di Linda Bailey: Il piccolo Babbo Natale, un albo caratterizzato da illustrazioni colorate a matita, tenui e delicate, di Geneviève Godbout. Qui troviamo il nostro Babbo Natale ancora in fasce, morbido, rotondetto e gran coccolone, ma appena il papà prova a farlo ridere ecco che il piccolo Natale prorompe in una risata possente e fragorosa da far tremare le finestre. “HO, HO, HO”. Passano gli anni e Natale non smette di dare prova di essere un bambino davvero speciale, affetto da generosità estrema: non è in grado di tenere per sé nemmeno un regalo tanta è la voglia di donarlo a tutti i suoi amici. Altri segnali sembrano parlare chiaro: il bambino passa le ore davanti al frigorifero aperto ed è stranamente attratto dal camino. Vi sfidiamo a non sorridere a ogni pagina mentre scoprirete in che modo Babbo Natale diventerà chi noi sappiamo.

Un altro Babbo Natale alle prese con i festeggiamenti ci viene raccontato nell’albo La lettera di Babbo Natale Ideeali edizioni, scritto e illustrato da Roberta Malasomma. Qui Babbo Natale non ne può più di ricevere in dono solo cose utili, “Forse, per ricevere un giocattolo, avrebbe dovuto scrivere anche lui una letterina?”. Così Babbo Natale prova a barare! Gli elfi però si accorgeranno del bluff e il nostro protagonista sarà costretto a escogitare nuovi stratagemmi per ottenere il suo agognato giocattolo. Anche se a volte le cose non vanno proprio come ci aspettiamo, possiamo sempre riderci su.

Lo spirito del Natale è da sempre legato agli alberi, ed è proprio un albero il protagonista del nuovo albo illustrato di Olivier Tallec, Il Natale sono io!, edizioni Clichy e traduzione di Tommaso Guerrieri. In questa storia seguiamo le vicissitudini di Abele, l’abete, che non ha avuto la fortuna di nascere in montagna ma in un’immensa coltivazione di abeti, lungo una strada statale, in un mondo in cui tutti gli alberi pensano a una sola cosa: diventare l’abete più alto e dritto di tutti. Il destino di Abele sembra segnato, ma lui non ha nessuna intenzione di vivere all’ombra di quegli alberi terrificanti, così decide di fuggire per inseguire il suo sogno: diventare un albero di Natale e venire finalmente addobbato. Il nostro piccolo eroe dovrà però fare i conti con la realtà, scoprendo che spesso le apparenze e le aspettative si rivelano inganni. Lo sguardo acuto e mai banale di Tallec si manifesta anche in questa storia in cui, nascosto dentro l’avventura di Abele, troviamo il nostro mondo, il contrasto tra la bellezza della natura e la vita complicata di ogni giorno, in un crescendo narrativo segnato dai dubbi del piccolo albero e dalla voglia di cambiare le carte in tavola. Ancora una volta Tallec offre la possibilità a chi ascolta o legge di sorridere e riflettere sulla possibilità di un futuro migliore.

Se ogni libro si può trasformare in un’occasione per ascoltare, divertirsi e discutere e se non esiste parola senza lettere, ecco che arriva il Dizionario di Babbo Natale di Grégoire Solotareff, edito da Babalibri e tradotto da Paola Parazzoli. In questo delizioso libro i più piccoli potranno cominciare a riflettere sulla lingua attraverso immagini semplici e divertenti, e i lettori più grandi potranno aprire una pagina a caso e scoprire parole cariche di ironici collegamenti al Natale.

A volte succedono cose che hanno dell’incredibile, come trovare un racconto inedito di Astrid Lindgren che ha come protagonista proprio Pippi Calzelunghe. Pippi salva il Natale, finalmente arrivato anche in Italia, pubblicato da Salani e tradotto da Samanta K. Milton Knowles (collaboratrice da quasi dieci anni della Astrid Lindgren Company e traduttrice, tra l’altro, dell’edizione integrale del 2020 di Pippi Calzelunghe) ci conquista fin dalla prima pagina su cui campeggia la nostra sollevatrice di cavalli preferita durante la sera della vigilia di Natale. Mentre ogni cosa sembra essere circondata di gioia e tutti gli alberi sono accesi, tre bambini, Pelle, Bosse e la piccola Inga, piangono perché dovranno passare il Natale senza i loro genitori. Sarà ancora una volta il provvidenziale arrivo di Pippi a rivoluzionare la loro giornata. Da leggere e regalare, non solo per ritrovare tutta la forza della penna di Lindgren ma anche perché potrebbe scatenare una stranissima voglia di ballare con l’albero di Natale.

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G. Mastroianni è libraia