Fare il gatto senza cadere
recensione di Viola Santagiulia
Federico Novaro
Diario degli allenamenti
La ginnastica e la felicità
pp. 142, € 18,
Nuova Editrice Berti, Parma 2021
Oggetto strano e prezioso questo ultimo lavoro di Federico Novaro. Dopo Love song, uscito per la sfortunata Isbn, un saggio intimo e narrativo sull’amore e matrimonio, torna per la Nuova editrice Berti con una riflessione, ancora una volta intima e narrativa, sulla scoperta della felicità. Impresa non da poco, soprattutto per chi, come lui, alla felicità aveva dato la forma del leggere e dello scrivere. Accanito collezionista di libri, esperto di grafica e di storia editoriale (Federico Novaro ha curato un sito, decisamente unico nel panorama italiano, dedicato alla critica letteraria secondo una prospettiva scientifica e dal taglio di genere), in età matura vive una sorta di agnizione. Un giorno, immerso in una bella giornata di sole di fine marzo, all’ultima curva prima di arrivare in città, decide di diventare personal trainer e di frequentare la facoltà di scienze motorie. Un cambio di rotta radicale rispetto alla proiezione che lui, e gli altri intorno a lui, avevano sempre rimandato.
Questo libro, scandito da capitoli dai titoli eloquenti come massime di un uno stravagante maestro di arti marziali, racconta quindi il come e il perché è arrivato a questa decisione. Una piccola rivoluzione interna che può capitare a chiunque ritrovi, sepolta nella memoria dell’infanzia, una parte di sé tenuta dormiente. Federico Novaro, attraverso un interessante processo di rinvenimento di pezzi di ricordi utili a illuminare il suo presente e non a giustificare il suo passato, torna a dare ascolto al suo desiderio di bambino di fare capriole, piroette, a quell’attitudine di modellare il corpo per il solo gusto di divertirsi. Ed è proprio scoperchiando tutta quella materia giocosa che Novaro comincia ad allenarsi, guidato da un personal trainer che gli circoscrive il campo, lo consiglia, lo nutre, gli riconsegna, passo passo, la fiducia nelle potenzialità del proprio corpo. Ma non solo. Qui sono contenute, legate agli esercizi (il gatto, l’albero, i push up, solo per citarne alcuni), indicazioni utili a immaginarsi un futuro nuovo e del tutto imprevisto.
Spensierato, memore sempre della lezione del gesto sportivo di Sandro Penna, meravigliato da se stesso e dai propri progressi, Federico Novaro scrive l’autobiografia sublimata di una rinascita. Affronta temi come il narcisismo, la paternità, il desiderio e il potere del corpo, del proprio e di quello osservato, con levità e aerea certezza che dopo un’ultima curva, si allarga la pianura.