Guardare la storia da vicino
Riportiamo il comunicato stampa di «Rallentando», un’iniziativa sostenuta fortemente dall’Indice che si concluderà sabato 8 ottobre alle 16:30 durante la manifestazione Portici di Carta, a Torino: Rox, il protagonista dell’impresa, arriverà al binario 17 di Porta Nuova e attraverserà i portici da via Roma a piazza San Carlo percorrendo a piedi l’ultimo chilometro del suo viaggio, circondato da chiunque voglia aggregarsi al suo cammino.
Vogliamo compiere un’impresa senza precedenti.
Un’impresa al contempo sportiva, educativa e culturale: attraversare in bici, in pattini e infine a piedi, in 1 mese e oltre 2.500 km di percorso, tutti i principali Campi di concentramento e i luoghi della Memoria italiana legati alla deportazione. 28 luoghi, troppo spesso dimenticati. Luoghi che ci parlano del passato ma che, riteniamo, sussurrino al presente e al futuro del nostro Paese.
A tratti in solitaria e a tratti in compagnia, il viaggio senza mezzi a motore diventerà lo strumento attraverso il quale guardare la storia da vicino, per onorare chi ha perso la vita per la nostra libertà e per attirare l’attenzione su un tema spesso taciuto ma di fortissima rilevanza: l’irreversibile scomparsa della Memoria.
Oggi anche gli ultimi testimoni diretti della Resistenza e della deportazione stanno infatti scomparendo. Con loro scomparirà definitivamente la testimonianza diretta di un’epoca fondamentale per la libertà in Italia ed Europa. La loro scomparsa dettata da motivi anagrafici ci pone il tema della «futura memoria»: chi e come ricorderà quei fatti? Non bisogna sottovalutare la portata empatica e potentemente evocativa di una narrazione diretta. Quando anche l’ultimo testimone sarà scomparso e non potrà più raccontare quei fatti dalla propria viva voce, quella storia si potrà apprendere solo più dai libri e dai film. Questo comporterà il rischio che le giovani generazioni sentiranno come molto distanti quei fatti e, con essi, tutto il portato di valori fondativi della nostra democrazia che quell’epoca ci ha consegnato.
La nostra sarà inizialmente una corsa contro il tempo, che partirà veloce sulle due ruote, per proseguire rallentando sui pattini in linea e terminerà a passo d’uomo. Una lentezza progressiva necessaria a riflettere e a riflettersi sulla storia del nostro Paese. Sulle sue responsabilità. Ma anche sulle sue energie e potenzialità.
Partiamo l’8 settembre, anniversario dell’armistizio, in quanto tale data incarna lo spirito di un’Italia che ha saputo riguadagnare la propria dignità rifiutando la resa al nazifascismo. Tanti italiani, perlopiù giovani, scelsero la Resistenza e la lotta di Liberazione, scelta che ci ha consegnato un ordinamento democratico e un’Italia liberata e, con essa, il dovere della memoria del sacrificio di uomini e donne, civili e militari.
Così anche noi oggi scegliamo. Scegliamo di procedere sulle nostre gambe, rallentando lungo gli oltre 2500 Km di strada, per vedere da vicino una storia che qualcuno vorrebbe rimuovere. Una storia che confessa l’assunto autoconsolatorio – quanto falso – degli italiani «BRAVA GENTE».
Siamo convinti che solo guardando i propri lati oscuri, le proprie fragilità si possa sognare e contribuire a costruire un Paese migliore. Accogliente, coeso e solidale. Ci mettiamo in cammino; ci metteremo polmoni, cuore, gambe e testa.
Rallentando.
facebook.com/rallentiamo
progettorallentando@gmail.com