#SpecialeNatale: La parabola fatale di Wallis Simpson

La biografia impossibile della duchessa

il consiglio di Camilla Valletti

Caroline Blackwood
LA DUCHESSA
ed. orig. 1995, trad. dall’inglese di Sara Prencipe
pp. 297, € 16.90
Codice, Torino 2015

Caroline Blackwood - La duchessa - Wallis SimpsonUn libro che è passato un po’ inosservato mentre avrebbe le qualità per entrare nelle classifiche perché, pur con il tratto del reportage giornalistico, racconta la parabola fatale che portò al completo isolamento di una delle donne più controverse della storia del costume inglese, Wallis Simpson. La Duchessa di Windsor. Non a caso, lo scorso anno, Madonna le ha dedicato un film piuttosto modesto, in verità, in cui cerca disperatamente di riabilitarne la memoria. Qui, al contrario, Blackwood, a sua volta personaggio molto interessante e misterioso, parte dalla volontà di ricostruirne la vita direttamente dalla sua voce ma s’imbatte in una figura inaspettata. E’ l’avvocato Suzanne Blum che le impedisce, come in un intricato romanzo di Dickens, di arrivare al suo obiettivo. Blackwood infatti non riuscirà nell’intento di scrivere la biografia della Duchessa ma darà vita ad un profilo di donna chiuso nell’assurda follia di tenere in vita un mito che forse, alla fine, ha valore solo per lei stessa. Gelosissima di qualsiasi dettaglio, prudente, sempre sulla difensiva, “Maitre” Blum fa passare solo le informazioni utili a salvaguardare la coppia regale quando la corrente sembra andare loro contro. L’ambiguità del rapporto tra Edoardo a Wallis, la latente omosessualità di lui da un lato, la strumentalizzazione di tutte le relazioni di lei dall’altro, la fatica dell’ascesa da borghese in disarmo fino alla corona, l’ossessione per il lusso, il bisogno d’ammirazione, l’alcolismo, sono tutti aspetti negati dall’avvocato oramai novantenne che ha tenuto reclusa la duchessa in una immensa, remota, casa di Parigi.

Scritto con garbo, con ironia, riporta alla luce una figura tanto cara alle cronaca mondane usando il taglio dell’investigazione. “Per “Maitre” Blum la duchessa era una specie di castello, e anche se talvolta sembrava dimenticarlo, non era stata lei ad aver convinto il futuro re d’Inghilterra ad abdicare. Quando il duca pronunciò il famoso discorso in cui disse che rinunciava alla corona perché quel fardello sarebbe stato troppo pesante “senza il sostegno e l’appoggio della donna che amo”. Il mondo anglosassone si fermò per settanta secondi.” E si ferma ancora oggi interrogandosi sul perché del fascino tanto trascinante di una donna senza qualità.

#SpecialeNatale: Siamo a dicembre, tempo di regali, libri, consigli. Abbiamo chiesto a collaboratori e amici dell’Indice di indicarci il libro che regalerebbero o regaleranno a Natale. Nuovo o vecchio, di ieri o di oggi, un classico o un fumetto, poco importa. L’importante è che sia un libro del cuore.