La Giuria, preso atto del buon livello medio dei testi, decide di assegnare all’unanimità il Premio a L’animale femmina di Emanuela Canepa
La motivazione: un romanzo compiuto, maturo, di esemplare nitidezza nella struttura e incisivo nella lingua, che mette in campo uno spiazzante gioco di seduzione senza sesso e che, pur attento alla psicologia maschile, dà in particolare voce, con stringente analitica, alla forza carsica del femminile.
Tre menzioni speciali vanno poi, a pari merito, ai seguenti titoli: Presunzione di Luca Mercadante, La fine dell’estate di Serena Patrignanelli, Jimmy Lamericano di Roberto Todisco.
In Presunzione l’autore, con lingua viva, getta uno sguardo disincantato sulla società del Sud di fine millennio delineando l’attuale e inedito ritratto di un giovane che vive con aspra tensione la propria crescita in uno smarrito paesaggio ideale.
Nella Fine dell’estate, romanzo di ampio respiro e di grande potenziale, l’autrice crea − sul filo della memoria e di un alluso sfondo di borgata e di guerra − un proprio originale universo narrativo, in bilico tra realtà e fantasia, dominato dai ragazzini.
In Jimmy Lamericano, un testo dall’efficace montaggio, l’autore con tocco lieve e ironico, racconta una godibile storia segnata da un appassionato amore per il cinema che insieme inscena una singolare forma di resistenza al fascismo dell’autarchia.
La giuria della XXX edizione: Rossana Campo, Franca Cavagnoli, Mario Desiati, Marco Missiroli, Mirella Serri.