Una libreria per ragazzi e una cooperativa culturale
di Silvana Sola
dal numero di ottobre 2015
Era il 1983 quando prese corpo l’idea di una libreria per ragazzi titolata a uno dei personaggi più amati della letteratura italiana: Giannino Stoppani, il Gian Burrasca fiorentino uscito dalla penna felice di Luigi Bertelli, in arte Vamba.
Chi entrava nella sede di allora, in Palazzo Bentivoglio, a Bologna, a volte chiedeva se qualcuno di noi era pronipote dell’Abate Stoppani, il grande studioso, zio di Maria Montessori, diventato poi docente all’università di Pavia, nel 1861, o più semplicemente chiedeva del titolare, immaginando una proprietà maschile. La libreria era dedicata al monello più famoso della letteratura per ragazzi italiana, nome scelto dopo aver vagliato decine di idee, accompagnate nella decisione dal professor Antonio Faeti, maestro di studi e indispensabile compagno di strada. Per me l’incontro con il maestro fu davvero straordinario, perché fece virare il mio percorso accademico orientato all’antropologia verso la pedagogia. Mi bastò una lezione nella quale le sue parole facevano incontrare pedagogia, arte, cinema, storia, geografia e molto altro, per capire che quella forma di accesso alla conoscenza era davvero rivoluzionaria (e i suoi insegnamenti mi sono oggi particolarmente preziosi nel mio ruolo di docente in storia dell’illustrazione).
E quel percorso pedagogico “rivoluzionario” fu il punto di partenza che trovò linfa nella passione condivisa, nel desiderio di offrire, nella città in cui vivevamo, un luogo dei libri dedicato ai bambini e ai ragazzi, un luogo di incontro per le famiglie, per gli insegnanti, per gli studiosi, per i curiosi. Eravamo cinque giovani donne: nessuna di noi aveva competenze commerciali, eravamo fresche di laurea o impegnate in altri percorsi lavorativi che toccavano spazi pedagogici e culturali, ma avevamo un sogno, un’idea precisa a cui dare mani e piedi.
Da quell’idea nacque una libreria che era assieme spazio fisico di vendita e luogo di ideazione e promozione culturale. Nell’antro di Palazzo Bentivoglio videro la luce le prime mostre dedicate ad Altan, ai pirati, alla rappresentazione dell’avventura. Nel 1985 chiamammo a raccolta i nomi del mondo dell’illustrazione, qualcuno già noto, altri al loro esordio, per realizzare una mostra titolata Doctor Pencil e Mister China. Vecchie Finzioni e nuovi illustratori, una mostra che invitava a proporre un nuovo visivo per il fiabesco e le storie classiche dedicate ai ragazzi. Ne uscì un’esposizione ospitata in quella che allora era la Galleria d’Arte Moderna perché un direttore attento ai diversi linguaggi dell’arte aveva capito, trent’anni fa, che l’illustrazione era uno di quei linguaggi. Sulle pareti le tavole del Pinocchio di Lorenzo Mattotti, tavole che successivamente sarebbero diventate le illustrazioni del libro pubblicato prima in Francia e poi in Italia, le immagini ricercate di Igort, le prime tavole di giovani che rispondevano al nome di Francesca Ghermandi, Giuseppe Palumbo, accanto ai lavori del Gruppo Valvoline. La Galleria d’Arte Moderna di Bologna, fino agli anni 2000, fu lo spazio nel quale l’illustrazione, la didattica dell’arte, l’educazione al visivo, i libri, anche quelli per ragazzi, trovarono la legittima attenzione. E la cooperativa culturale Giannino Stoppani contribuì a questa forma d’incontro.
Contemporaneamente cresceva il lavoro in libreria, aumentavano i libri sugli scaffali, gli spazi a cui eravamo tanto affezionate di Via delle Moline cominciarono a dichiarare i propri limiti: difficile accogliere classi sempre più numerose, difficile fare presentazioni, incontri con gli autori. Iniziammo a guardarci attorno e nel luogo sfitto da anni dell’ex Banco di Napoli, bene immobiliare del Comune di Bologna, identificammo lo spazio della svolta. Al Sindaco Renzo Imbeni un grazie di cuore per aver scelto noi come affittuari, preferendoci ad altri. Ristrutturammo il bene storico e ci facemmo carico di un canone d’affitto importante al Comune di Bologna, affitto soggetto in questi ultimi anni ad una lieve riduzione a fronte del riconoscimento del lavoro culturale che la Cooperativa e la Libreria svolgono da oltre trent’anni. Era il 1991: la libreria per Ragazzi Giannino Stoppani si trasferì in Palazzo Re Enzo, il palazzo che aveva ospitato le prime edizioni della Bologna Children’s Book Fair, la più importante manifestazione al mondo dedicata all’editoria per l’infanzia e l’adolescenza (ora con sede nel quartiere fieristico). A pochi metri dalla libreria che accoglie gratuitamente, quasi ogni giorno, bambini e ragazzi delle scuole per visite guidate tra i libri, accompagnati da librai competenti, abili traghettatori capaci di trasferire conoscenze e passione, c’è la sede della grande biblioteca Salaborsa, luogo pubblico straordinario che fa incontrare la bellezza architettonica, le preesistenze romaniche, con una grande offerta culturale. Una libreria per ragazzi a Bologna nella cui Università fu istituita la prima cattedra italiana di letteratura per l’infanzia, affidando il Magistero ad Antonio Faeti. insignito anche dell’Archiginnasio d’Oro.
Accanto alla ricerca costante dei libri, alla lettura di ciò che offre l’editoria italiana e straniera, alle proposte bibliografiche per un pubblico sempre più attento e desideroso di potersi affidare ai consigli di librai specializzati, il nome Giannino Stoppani ha intrecciato in altro modo la letteratura per ragazzi. Si è fatto editore pubblicando in Italia il libro Linnea nel giardino di Monet, portando ai lettori un capolavoro della letteratura per ragazzi svedese, ha costruito un catalogo nel quale arte e scienza hanno incontrato figure e storie. Come Giannino Stoppani siamo fiere di aver salutato il settantesimo della guerra di liberazione con un’antologia dedicata alla Resistenza che ha messo insieme, sulla carta, ma anche sulle pareti dei luoghi che ospitano la mostra, illustratori italiani e francesi, scrittori impegnati in testi inediti accanto a pagine importanti della storia della letteratura per ragazzi, un’antologia dedicata ai ragazzi, e agli adulti che li accompagnano nella crescita, per permettere loro di tenere attiva la memoria storica.
Nel 2003, al compimento del nostro ventesimo compleanno, abbiamo dato vita all’Accademia Drosselmeier, uno spazio di formazione per librai per ragazzi, giocattolai, appassionati della letteratura per l’infanzia. Dall’Accademia Drosselmeier sono usciti libraie e librai che hanno dato vita a molte librerie per ragazzi italiane, hanno organizzato festival rivolti al mondo dei bambini e degli adolescenti, hanno studiato in modo appassionato la materia e sono diventati, a loro, volta formatori. Poi, nel desiderio di tenere viva l’attenzione sui libri per ragazzi, il loro ruolo di ponte nelle relazioni, per l’internazionalità e lo scambio, la Giannino Stoppani (grazie al lavoro instancabile di Grazia Gotti) è riuscita, attraverso un’ importante attività di rete e di ricerca, a far rinascere la sezione italiana dell’associazione internazionale Ibby, un impegno che ci ha fato risedere a fianco di settanta paesi nel mondo impegnati a promuovere il libro e la lettura per i bambini e i ragazzi. Un impegno di volontariato che ci vede oggi alla presidenza dell’associazione, assieme ad istituzioni attente e a persone fortemente motivate, a portare avanti progetti in una geografia italiana allargata. A Lampedusa l’obiettivo è l’apertura di una biblioteca per ragazzi, a Isola del Piano è la creazione dello scaffale dedicato alla legalità, a Bologna, Roma, Milano sono le iniziative di sostegno all’editoria italiana e alla sua visibilità fuori dai confini nazionali accanto a bibliografie multilingue che parlano di accoglienza e di diritto.
Questo perché i libri sono capaci di intessere storie, di creare legami, e le librerie sono luoghi in cui storie, legami, intrecci, incontri, prendono vita per mano e voce di librai e di libraie generosi e competenti.
Consegna finale per il lettore:
1) entrare in libreria a leggere, guardare ed ascoltare;
2) seguire sul sito il programma di attività delle iniziative Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier;
3) consultare sulla pagina facebook di IBBY Italia i progetti dell’associazione;
4) partecipare alla nuova edizione dell’IBBY Camp per Lampedusa nella settimana dedicata ai diritti dell’infanzia;
5) scoprire ciò che una rete di persone appassionate può generare.
silvana@gianninostoppani.it
S Sola insegna storia dell’illustrazione all’Isia di Urbino